Itinerario 2 - Monte Misma

Itinerario 2 - Monte Misma

Tempo: 4 ore.
Dislivello: m. 850.
Difficoltà: tratto ripido nel finale.
Acqua: si.
Interesse: storico, paesaggistico ed ambientale.

Partiamo dalla chiesa vecchia di Luzzana e imboccando la strada per S. Antonio e in mezz’ora siamo al Santuario (m. 550).
Proseguendo per la strada asfaltata, ad un’ampia curva, la si abbandona per proseguire su sentiero fino al valico di Prati Alti (m. 780), incrocio di diversi sentieri e linea di confine tra Luzzana ed Albino, intercettato anche da una grande pozza.

Qui si può sostare per ammirare l’impianto dello straordinario roccolo.

In una decina di minuti si può scendere al “Fontanì di Borài”, dove sgorga una fresca sorgente.

Torniamo alla pozza e prendiamo il sentiero in leggera discesa verso la “Casa del Rochì”, per poi risalire il versante settentrionale del “Monte Clima” (m. 860). Proseguiamo, quindi, lungo i “Colècc del Misma”. Costeggiando un capanno e delle baracche, giungiamo alla chiesa di S. Maria del Misma” (m. 823).
Appena sotto sgorga una fresca sorgente.
Questa chiesetta era di stile romanico lombardo, a navata unica con tre piccole absidi, e sorse attorno all’anno Mille e coprì il ruolo di chiesa parrocchiale di tutto il vasto territorio compreso tra la pieve di Telgate e quella di Nembro.
Venne quasi completamente abbattuta nel 1500 e ricostruita più ampia e capace.
Fu abbellita ai primi del 1.600 con stucchi di pregevole fattura.
I recenti restauri l’hanno restituita al suo antico splendore. Il 9 ottobre 1975 mons. Clemente Gaddi pose fine a secoli di diatribe tra Cenate S. Martino e Cenate S. Leone assegnandola alla parrocchia di Cenate S. Leone.
Oltrepassata la chiesetta prendiamo, sulla destra, il sentiero che passa vicino a due casette di color verdognolo e per ripido sentiero; in 45 minuti si giunge in vetta al “Monte Misma” (m. 1160).
La grandiosa croce fu eretta dal GAF (Gruppo Alpinistico Forcella) nel 1975. Da qui si gode un panorama incantevole che spazia sulla pianura bergamasca, sulla Valle Seriana, sulle prealpi orobiche, sulla Valle del Lujo e sulla VaI Cavallina. Salutata le “Regina del Monte” e dato un tocco alla campanella, scendiamo dal versante sud alla “Cà de la Ert” e per sentiero ripido al “Rocolù del Misma “. Raggiunta la chiesetta su sentiero quasi pianeggiante, si fa ritorno a Luzzana.

Itinerario a cura di Angelo Mazza, Gianni Bellini, Sandro Barcella
tratto da “Luzzana volume terzo” di Felice Bellini