Oratorio Silvestre di S. Antonio

Oratorio Silvestre di S. Antonio

Il piccolo santuario di S. Antonio in Valle dell’Acqua é il cuore dei luzzanesi, non solo per l’amenità del luogo, ma come oasi adatta a temprare lo spirito. E’ adagiato, a quota 550, come su un morbido cuscino verde.

Il primo ricordo storico risale al 7 ottobre 1780 quando il parroco D. Bartolomeo Federici scriveva: “ In questa cura vi è un solo oratorio silvestre posseduto e governato dal Signor Giuseppe Bonandrini di Casnigo”. Si tratta evidentemente dell’oratorio di Sant’Antonio.Nel 1867 la stalla adiacente a S. Antonio di proprietà dei Giovanelli, poi passata ai Grasseni edora ai Rocca di Bolgare, era chiamata “cascina dei santi”.

Sulla facciata c’è la dedica a “Gesù Redentore, a Maria Addolorata e a S.Antonio”, seguita da alcune date: 1816, 1901, 1921, 1939, che, senza ombra di dubbio, sono gli anni dei vari restauri ed ampliamenti. Con l’arrivo, nel 1978, del parroco Don Felice Bellini molte opere sono state realizzate per abbellire e ingrandire il santuario. Nel 1979 fu innalzato il piccolo campanile a vela e fu posto il bronzo di S. Antonio, opera di Alberto Meli. Nel 1987 fu sostituito da un elegante campanile in pietra della Martina di Vigano con un miniconcerto di campane in “la bemolle”. Nel 1984 fu rifatta la scala d’accesso e il piccolo sagrato.

Altre opere furono realizzate negli anni successivi come la grotta di Lourdes, i tavoli per il pic-nic, l’anfiteatro. Nel 1989 lo scultore luzzanese Alberto Meli realizzò la statua di Papa Giovanni XXIII. Ogni anno sono numerose le funzioni religiose che si celebrano al santuario: la prima celebrazione è il 17 gennaio nel giorno dedicato a Sant’Antonio, poi è tradizione trascorrere la Pasquetta al luogo sacro, mentre la festa solenne del santuario di Sant’Antonio si celebra ogni anno il 16 agosto.

Tratto dal volume Luzzana di Bellini Felice