La passione della materia

La passione della materia

Dal 02/06/2025 ore 11:00 al 15/06/2025 ore 18:00

La prima mostra interamente dedicata a Mario Vescovi (1896–1976), con opere provenienti dal Comune di Zandobbio, particolarmente meritevoli di un primo approfondimento critico, come si propone questa retrospettiva

Inaugurazione e presentazione della mostra
2 Giugno 2025, ore 11:00


 

Visitabile dal 2 Giugno al 15 Giugno 2025
Ex Chiesa San Bernardino - Luzzana


Protagonista della retrospettiva che ogni anno il 2 Giugno, il Museo d’arte contemporanea – Donazione Gaini-Meli, in occasione della Festa della Cultura, dedica ad eminenti artisti bergamaschi e non solo, contemporanei e non solo, è Mario Vescovi da Zandobbio. Appartenente ad una nutrita famiglia di scultori trova proprio nel paese, celebre fin da tempi antichi per il suo marmo e per la sua attività estrattiva, una cornice particolarmente calzante.
Tuttavia, a differenza del fratello Tobia (1893 - 1978) e del cugino Severo (1904 - 2000), ai quali sono già state dedicate in passato delle mostre monografiche; cito la più recente che Trescore Balneario ha organizzato nel 2023 sulla figura di Tobia, complice l’imminente atto di comodato che il comune di Zandobbio sta ultimando di un numero significativo di opere in suo possesso perlopiù di Mario, si tratta della prima mostra a lui interamente dedicata. Per questo motivo il Museo d’arte contemporanea – Donazione Gaini-Meli è particolarmente orgoglioso di essere il primo a fare luce sulla figura di questo artista presentando al pubblico un buon numero di opere provenienti dalla sopracitata sede comunale di Zandobbio, particolarmente meritevoli di un primo approfondimento critico, come vuole essere questa retrospettiva.
Allievo di Ponziano Loverini all’Accademia Carrara di Bergamo, dopo avere appreso i primi rudimenti dell’arte nella bottega del padre presso la sua cava di marmo al pari del fratello più grande Tobia, da quest’ultimo si distingue soprattutto per il suo carattere decisamente meno tradizionalista e per la sua versatilità. Mario amava raccogliere le pietre per i suoi lavori anche nei greti dei fiumi, onici e stalattiti all’interno delle cave; materia, dunque, a 360 gradi come anche il titolo della presente esposizione suggerisce, cercando di fatto un’alternativa al tradizionale marmo di famiglia. Del resto quale luogo migliore per ospitare le opere di Mario, del museo di Luzzana che nasce, dalla volontà di un artista come Alberto Meli che di trovare elementi disseminati nella natura per lui così intima e familiare della sua terra natale, per trasformarli in eleganti e raffinate sculture, aveva fatto una delle sue cifre stilistiche.
In mostra abbiamo voluto esemplari che sono una vivida testimonianza di questa poliedricità anche nei temi affrontati; per questo si possono ammirare i busti marmorei, tra i quali certamente spicca l’eleganza della donna, sicuramente un ritratto, con la sua ricercata acconciatura che accenna un sorriso come a compiacersi di tanto buon gusto e finezza, le splendide e dolcissime Madonne che affiorano da onici che spesso assecondano la loro forma così particolare e suggestiva. Non mancano opere da dove traspare tutta la forza  e la plasticità di un corpo atletico, essendo del resto come tutti gli scultori della sua stessa generazione, completamente immerso nella retorica fascista di una scultura monumentale e possente.
L’esposizione dedicata a Mario Vescovi è a cura della dott.ssa Roberta Mazza, storica dell’arte e direttrice del Museo d’arte contemporanea – donazione Gaini-Meli e dello scultore Gianpaolo Corna, verrà inaugurata lunedì 2 giugno alle ore 11,00 presso la Chiesa vecchia di Luzzana e resterà visibile per due settimane fino al 15 giugno.