INDIOS sono quì, sono sempre stato quì e sempre ci sarò
Dal 12/04/2025 ore 18:30 al 01/05/2025 ore 20:00
Sguardi dall'Amazzonia, un appello per il futuro. I dipinti di LUCIANO MELLO ci portano nel cuore delle comunità indigene isolate, minacciate da interessi predatori. Un'occasione per riflettere
OPERE DI LUCIANO MELLO WITKOSKI PINTO
Inaugurazione e presentazione della mostra Sabato 12 Aprile 2025, ore 18.30
Visitabile dal 12 Aprile al 1° Maggio 2025 presso Ex Chiesa San Bernandino
Orari di apertura della mostra:
mercoledì 14:00 - 18:30
sabato 09:00 - 12:30
domenica 15:00 - 18:00
Chi sono i popoli isolati?
I popoli indigeni isolati vivono in Sud America, principalmente in Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù, Paraguay e Venezuela. Tuttavia, solo Brasile ed Ecuador riconoscono ufficialmente la loro esistenza e dispongono di politiche pubbliche dedicate. Negli altri paesi, nonostante prove evidenti, gli indigeni isolati non sono ufficialmente riconosciuti, e la loro tutela dipende principalmente dalle organizzazioni non governative, molte delle quali indigene. Questa mancanza di riconoscimento potrebbe portare alla loro estinzione attraverso processi di genocidio. Il Brasile ha il maggior numero di popolazioni indigene isolate e ha sviluppato la politica pubblica più antica per garantirne il diritto all'autodeterminazione. Il termine "popoli indigeni isolati" si riferisce a gruppi che evitano contatti permanenti con la società esterna, spesso per esperienze traumatiche passate. Il loro isolamento è una strategia di sopravvivenza per ridurre la vulnerabilità e proteggere il proprio territorio. L'isolamento si verifica soprattutto in Amazzonia, in aree remote e difficili da raggiungere.
Minacce e vulnerabilità
Questi popoli affrontano molte minacce legate allo sfruttamento delle risorse naturali e alla pressione delle attività economiche (agricoltura intensiva, estrazione mineraria e deforestazione). La loro vulnerabilità si manifesta in diversi modi:
1. Epidemiologica: la mancanza di immunità alle malattie comuni può causare alte mortalità.
2. Demografica: i contatti con l’esterno spesso portano al declino della popolazione.
3. Territoriale: il loro stile di vita dipende strettamente dalle risorse naturali minacciate.
4. Politica: non hanno mezzi per far valere i loro diritti all’interno delle strutture statali.
Il caso dell’"Indio della buca"
Nel 2010, il documentario Corumbiara ha raccontato la storia di un indigeno isolato, sopravvissuto all’estinzione del suo popolo a causa dell’espansione agricola negli anni ’90. Quest’uomo, il cui nome, lingua ed etnia sono sconosciuti, ha vissuto in totale solitudine per 26 anni in un'area di 8.070 ettari in Amazzonia. Il soprannome “Indio della buca” deriva dall’abitudine di scavare buche all’interno delle capanne, forse per motivi spirituali. Questo uomo è diventato un simbolo della resistenza indigena, rifiutando ogni contatto fino alla sua morte nel 2022. La sua scomparsa ha significato la perdita della protezione della sua terra, esponendola allo sfruttamento economico.
Quando ho saputo della morte dell'“indio della buca”, ho deciso di realizzare un dipinto a grandezza naturale in onore della sua memoria. È coinciso che nel 2022 stavo studiando la tecnica pittorica di Caravaggio e, come un fulmine a ciel sereno, mi è venuta l'idea di fare una rilettura, una reinterpretazione della Deposizione di Caravaggio che si trova in Vaticano. In questa rilettura non mi interessava né il realismo del seppellimento né l'aspetto reale dell'“indio della buca”, anzi, quest'opera doveva essere solo concettuale. Mi sono ritratto accanto a un altro indio e insieme stiamo rendendo gli onori seppellendo l’”indio della buca” dentro casa sua. Sullo sfondo sono presenti anche due figure che simboleggiano l’agropecuaria responsabile del genocidio degli indios di tutta quella regione. Sono i vicini interessati solo alla spoliazione, appropriazione, deforestazione e occupazione di quella terra, che dopo la morte dell'indio, ha perso la protezione e le restrizioni all'uso destinate alla sopravvivenza dell'indio.
Luciano Mello Witkowski Pinto
Biografia
Sono nato ad Americana (San Paolo - Brasile) nel 1972. Nel 1993 sono giunto in Italia per studiare Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Ho avuto docenti importanti quali Giancarlo Marchese, David Boriani, Ezio Grisanti, Michele Zappino. Durante il mio tirocinio studentesco, tra il 97 e il 99, ho realizzato i rilievi in terracotta di Villa Cavenago di Trezzo sull’Adda (Bergamo), la scultura di Cesare Albisetti a Terno d’Isola (Bergamo) e il recupero degli ordini architettonici del campanile del Santuario della Madonna sull’Olio a Orzinuovi (Brescia). Alla fine del 99 sono tornato in Brasile, dove ho vissuto e lavorato come scultore professionista ad Americana, mantenendo un forte legame con l’Italia attraverso viaggi e mostre. Ho vissuto in Brasile fino al 2016 e le opere più importanti di questo periodo sono state le sculture per il Museo della Storia dello Stato di San Paolo, le sculture per il Giardino Botanico Plantarum ed il bronzo monumentale di Einstein per l’Ospedale Albert Einstein di San Paolo. Utilizzo nelle mie sculture le tecniche della ceramica archeologica come il bucchero (ceramica nera Etrusco/ Asteca), il blue egiziano, il bronzo e la vetroresina. Dal 2016 sono rientrato in Italia con la mia famiglia, vivo e lavoro in provincia di Bergamo.
Artist Statement
La mia ricerca artistica, prende vigore dal legame profondo nei confronti della mia terra natia, il Brasile, e la sua storia. Nel mio percorso, si evidenzia l’esigenza di indurre il fruitore a porre, rivolgere lo sguardo, verso la popolazione di Indios isolati, che abita la fascia di foresta amazzonica sotto il decimo parallelo. La rappresentazione scultorea, atta a conservare nella memoria, le fattezze, l’essenza, di comunità a rischio di estinzione. La mia produzione racchiude l’intento ed il desiderio di sensibilizzare la collettività rispetto all’insidia dell’espansione territoriale di miniere, agro business, estrazione illegale di oro e narcos. Minacce che potrebbe giungere a defraudare questi uomini del loro suolo, inghiottendo anche le nostre origini.
Esposizioni Personali
2023 Natura e Materia. Spazio Cam, Bergamo – Italia.
2019 Laudato sì. Tra bellezza e grido. Opere di Margherita Leoni e Luciano Mello Witkowski Pinto, a cura di Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi; Bergamo, Palazzo Storico Credito Bergamasco; Vertova BG, Centro Culturale G. Testori – Ex Convento; Romano di Lombardia BG, M.A.C.S. Sala Alberti; Grumello del Monte BG, Chiesa del Buon Consiglio;
2019 Madre Natura. Elleni Galleria d’Arte, Bergamo - Italia. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2017 Terras sem males. Margherita Leoni & Mello Witkowski Pinto, a cura di Sandra Nava, Aula Picta, Curia diocesana, Bergamo.
2012 Paradiso Terrestre. Horto Florestal de São Paulo Alberto Löfgren - Brasile. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2009 Paradiso Terrestre. Jardin Exotique de Monaco. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2008 Brasil Selvagem. CCL-Centro de Cultura e Lazer “Poeta António Zoppi” – Americana (SP) – Brasile. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2008 Programa Petrobras Ambiental 2008-2012. Edificio Petrobras, Rio de Janeiro, con la presenza del Sig.re Carlos Minc, Ministro dell’Ambiente. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2008 Bergamo Arte Fiera. L’Immagine Galleria d’Arte Contemporanea - Angel Art Gallery- Bergamo – Italia. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2006 Piante e gente del Brasile. IBRIT-Istituto Brasile Italia - Milano - Italia. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.
2006 Da un paese lontano. Margherita Leoni e Luciano Pinto (doppia personale), testi in catalogo di D.Montalto, E.F.Grisanti, L.Tongiorgi Tomasi, Galleria d’Arte Arsmedia, Bergamo - Italia.
2005 Dentro la Natura Brasiliana, testi in catalogo di F.Scaramuzzi, M.Leoni e S.Zuffi, Accademia dei Georgofili, Logge Uffizi Corti, Firenze - Italia.
1999 Natura naturata. Galleria d’arte L’Ariete - Ponte San Pietro - Bergamo - Italia. Sculture di Mello Witkowski Pinto e Dipinti di Margherita Leoni.